🏆2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣🇫🇷Oggi, domenica 13 aprile, si corre la 122ª edizione della Parigi-Roubaix, 259,2 km, una delle corse più dure del calendario. All'inizio della corsa partono Lazkano, Heiduk, Hoelgaard, Rutsch, Walker, De Buyst, Townsend e Stockant. Alpecin, Visma, UAE, Lidl-Trek e Ineos controllano la corsa e anche il vantaggio degli attaccanti. Poco prima del primo settore, Stuyven, Philipsen e Pithie sono vittime di una caduta. Poi, a 160 km dall'arrivo, Ganna ha un problema meccanico e cambia bicicletta. L'italiano della squadra britannica, Philipsen, Van Baarle e Morgado accumula un minuto di ritardo sul gruppo principale. Al 136 km dalla fine, un'altra caduta coinvolge Kristoff, Theuns e Tiller. Sette chilometri più tardi, il gruppo guidato da Philipsen e Ganna si ricongiunge al gruppo. Il vantaggio degli attaccanti diminuisce e, nel settiroi di Haveluy à Wallers, Pedersen, Pogačar e van der Poel accelerano. Nel gruppo dei favoriti ci sono una ventina di corridori, ma non c'è Ganna. Nella Foresta di Arenberg, VDP, Pogačar e Pedersen distruggono il gruppo e Wout van Aert perde terreno. Nel settore successivo, Pogačar, van der Poel, Pedersen, Philipsen e Bissegger attaccano insieme e gli altri favoriti non riescono a rispondere. Alle loro spalle, con oltre trenta secondi di ritardo, Florian Vermeersch, un sorprendente Brennan, Wout van Aert, Tarling, Küng, Tim van Dijke, Hoelgaard, Teunissen, Rutsch e Stockman. A Warlaing à Brillon, Pogačar attacca a 71 km dall'arrivo e Pedersen è vittima di una foratura. Lo sloveno viene seguito da van der Poel, mentre Philipsen e Bissegger non ci riescono. Il vincitore della Milano-Sanremo 2024 si unisce al duo Pogačar-VDP a 68 km dall'arrivo e continua a guadagnare tempo sul gruppo degli inseguitori, che comprende anche Mads Pedersen. Nella parte finale di Mons-en-Pévèle, Van der Poel prova ad andarsene, ma il campione del mondo risponde subito e Philipsen perde terreno: Pogačar e VDP restano soli. A 39 km dall'arrivo, a Pont Thibaut, Pogačar accelera, ma commette un errore e cade. L'olandese dell'Alpecin-Deceuninck è rimasto in sella grazie alla sua agilità. VDP ha un vantaggio di 17 secondi. A 31 km dall'arrivo, Philipsen viene ripreso dal gruppo di van Aert e Pedersen. Poi, a 21 km dall'arrivo, Pogačar cambia bici per qualche motivo sconosciuto: perde tempo e si trova a più di quaranta secondi da VDP in testa alla corsa. Sul Carrefour de l'Arbre, van der Poel subisce una foratura, ma riceve un nuova Canyon Aeroad e torna in bici con un minuto su Pogačar. L'olandese prosegue con una velocità impressionante e arriva al velodromo tutto solo. Van der Poel non può crederci: terza vittoria consecutiva alla Parigi-Roubaix e ottava classica monumento per MVDP, semplicemente un fenomeno. In seconda posizione a 1:18 un grande Tadej Pogačar che, al suo debutto in questa gara, ha dato spettacolo, terzo Pedersen che ha vinto la volata su van Aert, ancora quarto, e Florian Vermeersch quinto. Sesto posto per un super Rutsch, settimo Bissegger, ottavo Hoelgaard, nono Wright e chiude la top ten Rex. Fuori dalla top ten, Philipsen, Haller, Ganna, Mihkels e Girmay.
Come spettatori, ci siamo goduti la regina delle classiche con un incredibile MVDP che ha approfittato dell'errore di Pogačar e ha conquistato la sua terza vittoria alla Roubaix come Moser, Cancellara, Van Looy, Merckx, Museeuw, Rebry e Lapize: una leggenda assoluta del ciclismo e dello sport in generale! A mercoledì con la Ronde van Limburg!